semdelirium

cronache di un paese impossibile, e altre cose apparentemente inutili.

giovedì, luglio 13, 2006

La Contea degli Angeli
















Uno degli aspetti che mi fanno impazzire di più di SEM
è la sua disposizione geopolitica.


C'è una volontà persistente nella mentalità dei cittadini di SEM che si traduce in una parola emblematica: Differenziarsi.

Il paese, nel suo centro storico è già diviso in quattro "contrade", cioè in quartieri, che fin dal medioevo si sono sempre allegramente sputati in faccia. (questo è un argomento sul quale tornerò prossimamente, lo prometto).

Poi c'è la cosiddetta "periferia", divisa in altrettante, io le chiamo così, "contee".

Queste "contee" sono spesso più grandi dello stesso centro storico, si respira un'aria più rilassata, la campagna è lì, appena fuori la soglia di casa: attraversi la strada e ti fai una corsa fra i girasoli.

Ebbene, io vivo in una di queste bucoliche contee da quando avevo cinque anni, prende il nome dalla via principale che la attraversa: Via Angeli.

Non finisce qui. Se poi ci si mette anche il dislivello geografico è la fine. Appena finita via Angeli inizia la Contea di Pisciara che aiutata dalla costante andatura in discesa è stata opportunamente suddivisa in Pisciara Alta e Pisciara Bassa... non è fantastico?
Ancora oggi mi ci viene da ridere ma vi giuro che è tutto vero.
E si Incazzano pure se per caso prendi uno di Pisciara Alta per uno di Pisciara Bassa.
Il bello è che in linea d'aria si risolve tutto in uno sporco mezzo kilometro.

Ma tutto questo "differenziarsi" a cosa serve? Perchè essendo comunque tutti dello stesso paese, i cittadini di SEM si sentono così diversi fra di loro? E sporatutto perchè vogliono mantenere queste diversità?

Finchè vivi nella tua Contea o nella tua Contrada, finchè mamma ti richiama a casa per l'ora di cena mentre fai lavorare di brutto la fantasia per inventarti una scusa che ti salvi da un paio di sacrosanti ceffoni che partiranno sicuri alla vista del tuo stato indecente dopo un pomeriggio passato a scorazzare con i tuoi amichetti di avventura, credi che la tua vita sia tutta lì.

E poi si cresce.

Il periodo adolescenziale sancisce, per i giovani abitanti delle contee, un vero e proprio battesimo del fuoco il cui rito si traduce nel passeggio sul viale principale del paese, appena fuori le mura storiche.

Il viale sta alla piazza centrale come il purgatorio sta al paradiso.

Il buon vecchio Dante aveva visto giusto: a SEM è un pò come vivere nella Divina Commedia solo che qui puoi decidere di passare da una dimensione all'altra con la disinvoltura di un Caronte coi ray-ban in cabriolet.
Soprattutto per un giovane come mio fratello che ha 15 anni, rimanere 24 ore su 24 nella Contea degli Angeli, significherebbe abbandonarsi alle fiamme dell'inferno.

Il passaggio a quella dimensione, che tanto bene si descrive nel film di Donnie Darko, a SEM si può notare soprattutto in questo periodo: scuole chiuse, l'estate detta legge sugli ormoni scatenati dei ragazzi.

Ebbene, non sono ancora arrivato ad una veneranda età in cui mi posso permettere di svelare il segreto della vita, ma credo sempre più che l'accanita attenzione degli abitanti di SEM nel Differenziarsi sia legata al doppio filo con le fasi dell'esistenza stessa del singolo individuo.

Queste fasi, si rispecchiano nella suddivisione del paese. Il Centro simboleggia la maturità, la famiglia: qui vi troviamo gli sposini col passeggino, gli anzianotti al bar e le due istituzioni per eccellenza, il Comune e la Chiesa principale;
appena fuori le mura storiche c'è l'adolescenza, il Viale è la scena dei giovani e inesperti istrioni, delle ragazzine che fanno a gara per chi se la tira di più.
Ancora più in là ci sono le Contee, dove gli innocenti bambini giocano a nascondino, si danno pallonate in faccia, imparano a ripetere i turpiloqui che ascoltano dai padri.

Vuol dire che se abiti in una Contea sei paragonabile ad un bambino immaturo e se abiti in Centro sei considerato un signore rispettabile?


A voi la risposta.

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

bè è anche vero pero che la genuinita di questi posti è veramente unica anche se della mia infanzia nn tanto lontana da oggi nn riscontro molto negli attuali infanti...
ma tutto sommato meglio crescere qui in questi posti dove puoi andare in girocon la bicicletta ad ammazzarti
per i campi arati e tornare a casa completamente sporco di terra e sangue, che crescere nelle grandi città
dove devi stare attento a nn burrati per terra che potresti trovare siringhe e cose del simile...
cmq da me questo pèroblema della differenziazione nn esiste semplicemente perchè la gente del mio paese nn è ben vista da tutto il resto del circondario per ragioni che spesso io stessa condivido (siamo un paese di cachini come si dice e lo ammetto spudoratamente), pero per lo meno questo comporta che nn ci siano problemi tra quartieri!

3:16 PM  
Blogger M. said...

L'anonimo è raffaella, che momentaneamente non riesce a loggarsi col suo nik.

3:28 PM  
Anonymous Anonimo said...

Purgatorio, Inferno e Paradiso sono più simili ad una condizione mentale che a una localizzazione reale. Si tratta di adattamento all'ambiente e soddisfazione di bisogni. C'è chi al terreno ci si adatta, smussa i propri angoli e metabolizza i propri desideri, apprezzando una serata ad incastrare tacchi sui sanpietrini di un viale. E non c'è nulla di male, se lì è la sua felicità.
Vi sono Altri che attorno a loro invece cercano di scolpire lo spazio, cercando spazi e terreni in cui possa coltivare emozioni e costruire barricate nei punti più deboli.
Questione di adattamento. E di pionerismo intelligente, senza sterminio di persone e sentimenti. Il paradiso può essere nel campo di girasoli dietro le spalle del nostro letto o migliaia di miglia più in là. Ma dovunque si può tentare di scolpire. E non è importante il cosa e il dove, è importante il come.

12:23 AM  
Blogger M. said...

Sono felice che esponiate le vostre idee sul tema in maniera così forte e decisa.

Sono felice che i miei post siano per voi così stimolanti.

Un appunto per newyorkaddict.com :

ti sei spostata su un piano "ideale" che esula dal senso del racconto presentato nel post. Sono d'accordo nel dire che l'uomo, in generale, rincorre le proprie soddisfazioni, lo fa e lo ha fatto da sempre. Qui si innescherebbero delle connessioni che ci porterebbero a descrivere l'intera storia dell'umanità. Eviterei...

Non pretendo di spiegare cosa sia purgatorio, paradiso e inferno per gli uomini che abitano sulla terra,concetti molto personali e sentiti da ogniuno in maniera unica e differente.

E non mi sento nemmeno di dire che siano legati solo alle fasi delle soddisfazioni personali.

mi appoggio alle visioni Dantesche per spiegare meglio la mia visione di SEM.

E' tutto molto più semplice!
Comunque grazie lo stesso.

2:01 AM  
Anonymous Anonimo said...

Cavolo che distacco! ;-) Cmq sia, non era una critica ma un'opinione personale. I complimenti - tutti autentici e sinceri - te li faccio in privato.

9:27 AM  

Posta un commento

<< Home